​Una sezione dedicata al Progetto Memoria attraverso presentazioni di libri, mostre e testimonianze. La memoria storica non riguarda soltanto un popolo, ma l'intera umanità e perché essa abbia un senso non deve limitarsi soltanto all'indignazione e alla denuncia morale contro i crimini.

Oggi, nonostante le cicatrici dei due conflitti mondiali, il mondo è ancora martoriato da guerre, violenze, e ingiustizie. Il conflitto e la sofferenza non sono mai scomparsi dalla scena globale. La memoria storica ci invita a non essere solo spettatori passivi di questi tragici eventi, ma ad assumerci la responsabilità di impedire che la storia si ripeta. È fondamentale non relegare nel dimenticatoio i fatti più gravi, come le atrocità contro le donne, la crescente violenza di genere, la discriminazione.

In un contesto contemporaneo, le memorie del passato si intrecciano con le drammatiche realtà di oggi. Le violenze di genere, che segnano quotidianamente la vita di milioni di donne, e il crescente fenomeno dell'immigrazione, con le sue tragedie, ci sollecitano a guardare in faccia le ingiustizie e a fare della memoria un motore di cambiamento.

Anche le questioni ambientali, con i loro impatti devastanti su milioni di persone, spesso le più vulnerabili, sono parte di una violenza globale che va affrontata con urgenza. Ricordare, evocare, sentire e ascoltare le storie di chi soffre può educarci a promuovere un mondo più giusto, dove "simili eventi non possono mai più accadere". La memoria non è solo un atto di nostalgia, ma un impegno attivo, una spinta per costruire un futuro che faccia tesoro delle lezioni dolorose del passato.

Ricordare, evocare, sentire, ascoltare memorie e vissuti può aiutarci a educare affinché "simili eventi non possano mai più accadere". ​​​

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